Moda e sostenibilità un binomio possibile e necessario.

Settembre è il mese della moda. Da new York a Milano, gli occhi di tutto il mondo sono puntati sulle nuove tendenze, ma c’è un altro tema che diventa sempre più centrale: quello della sostenibilità.

Secondo i dati Onu l’industria della moda, caratterizzata da un ciclo di vita molto breve, crea non solo un importante spreco di materiali e accumulo di potenziali rifiuti ma è responsabile del 10% delle emissioni di gas serra a livello mondiale e di circa il 9% della dispersione di microplastiche nei mari. Non solo: il settore moda è caratterizzato da un utilizzo intensivo delle risorse naturali (coltivare 1 kg di cotone -ad esempio- necessita di 11.000 litri di acqua) arrivando a consumare 215 trilioni di acqua ogni anno. Numeri impressionati.

Con un volume d’affari di 2,4 trilioni di dollari e circa 300 milioni di persone impiegate in tutta la filiera il settore ha una responsabilità enorme nei confronti delle nuove generazioni e può giocare un ruolo fondamentale nel percorso per il raggiungimento dei Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda 2030.

Cosa si intende per moda sostenibile e cosa possono fare le aziende per cambiare rotta?

Per moda sostenibile si intende la moda rispettosa dell’ambiente e della società, che dall’ideazione della collezione alla vendita, passando per la produzione e la distribuzione sostiene e stimola un consumo consapevole di capi di alta qualità e di lunga durata creato con fibre naturali, coltivazioni bio a impatto ridotto e materiali riciclati.

La moda sostenibile inoltre è la moda attenta all’equità sociale, al rispetto dei consumatori e dei lavoratori e alle loro condizioni di lavoro.

La responsabilità sociale nata come questione etica, sempre più spesso diventa un vero obiettivo aziendale. La sostenibilità viene infatti sempre più spesso vista dal consumatore come un valore aggiunto; il brand ne guadagna dal punto di vista del capitale reputazionale e quindi competitivo.

Come misurare l’impatto ambientale e le performance sostenibili delle aziende del settore moda?

La misurazione è uno degli aspetti più complicati, ma il Carbon Footprint di Prodotto è sicuramente un indice che fornice un dato concreto e tangibile dell’impatto dell’azienda sull’ambiente. Il CFP restituisce, infatti, il risultato di tutti i gas serra emessi lungo tutto il ciclo di vita del prodotto. Calcolata in kg di CO2 equivalente, permette di paragonare l’impatto ambientale di prodotti tra loro differenti.

Moda green: l’esempio virtuoso di Etici

Nel panorama complesso della moda, tra fast fashion e transizioni ci sono aziende che si sono distinte dal momento zero per la loro anima green ed Etici è sicuramente una di queste.

Nata all’interno del distretto carpigiano, Etici è un’azienda Made In Italy che ha fatto della salvaguardia dell’ambiente e dell’inclusività la propria bandiera.

Azienda Made In Italy che nasce nel distretto carpigiano, Etici, ha fatto della salvaguardia dell’ambiente e dell’inclusività la propria bandiera scommettendo su una filiera produttiva a KM0 che permette la riduzione dell’inquinamento, l’impiego di fibre naturali che rendono i capi più morbidi e resistenti e quindi durevoli nel tempo, tecniche di stampa a basso impatto ambientale che prevedono un minor utilizzo di acqua. Anche per quanto riguarda accessori e packaging nulla viene lasciato al caso. I bottoni provengono da materie prime naturali di origine vegetale – come il cocco – ma anche da materiali interamente riciclati, mentre fusciacche cinture e foulard sono realizzati interamente in tessuto naturale. Anche la confezione rispetta l’ambiente e l’anima green di Etici: tag, lable e copriabiti sono infatti realizzati con materiali riciclati o fibre naturali di origine vegetale.

Scelte che sono state premiate fino a portare le collezioni dell’azienda carpigiana ben oltre i confini nazionali nelle boutique e negli eventi più importanti del settore, come Coterie New York e White Milano.

La strada per riconvertire tutto il settore è lunga, ma l’inversione di tendenza è iniziata e MAS è pronta ad accompagnare aziende ed Enti del terzo settore attraverso questa importante quanto necessaria trasformazione. Scopri quali sono i nostri servizi o contattaci per una consulenza gratuita e senza impegno