Le parole della sostenibilità

A

Strumento che affronta il tema del rapporto dell’impresa responsabile con i suoi fornitori e, in particolare, con le organizzazioni che fanno parte della sua filiera. La gestione sostenibile dei fornitori è un tema strategico che coinvolge tutte le imprese e le organizzazioni, oltre ad avere ricadute importanti sul consumatore/utilizzatore finale. L’esame deve puntare all’identificazione delle debolezze strutturali della filiera che possono portare rischi reputazionali alla propria organizzazione.

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L’assessment è una prima misurazione e analisi degli impatti ESG dell’organizzazione e può essere realizzata attraverso un elenco di domande nei tre ambiti ESG: impatti ambientali, impatti sociali e impatti di governance economici. Questa prima misurazione, accompagnata da un commento e una prima analisi, permette di avere una prima fotografia dell’organizzazione per poter quindi pianificare un intervento di medio o lungo periodo in ambito di sostenibilità, per arrivare ad un Piano strategico di sostenibilità agganciato al Piano industriale di sostenibilità.

Qui potete scaricare un questionario di primo assessment da inviarci a info@areasostenibilita.net, vi risponderemo con una prima analisi e con delle proposte di azioni da pianificare.

È un questionario di autovalutazione diviso in 6 macroaree ed è collegato ai 17 SDGS, gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. Possiamo supportarvi nella compilazione e aiutarvi a scegliere il migliore percorso di rendicontazione della vostra sostenibilità, oltre che di progettazione CSR e formazione in ottica ESG.

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B

È una certificazione che si può ottenere dopo aver compilato il questionario BIA, il Benefit Impact Assessment composto da circa 150 domande in autovalutazione suddiviso in 5 aree di impatto: governance, dipendenti, comunità, ambiente e modello di business. Al termine della valutazione si ottiene un punteggio che se supera il minino di 80 da accesso alla certificazione che è a pagamento, proporzionata al fatturato. Se vuoi che ti aiutiamo in questo percorso scrivici per un appuntamento.

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Il Benessere Equo e Sostenibile Aziendale è un processo metodologico partecipato che valuta la capacità dell’impresa di generare benessere equo e sostenibile dentro l’azienda stessa e in favore della propria comunità di riferimento.

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È uno strumento che illustra come la strategia, la governance, le performance e le prospettive di un’organizzazione consentono di creare valore nel breve, medio e lungo periodo nel contesto in cui essa opera. Questo strumento è un’unica pubblicazione che comprende il bilancio d’esercizio, gli elementi della DNF e il valore generato per gli stakeholder.

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Il Bilancio di sostenibilità è lo strumento di rendicontazione non finanziaria più utilizzato per raccontare il contributo economico, ambientale e sociale (ESG) che un’organizzazione fornisce alla collettività e al territorio a cui appartiene.

Seguiamo i principali standard e frameworks nazionali e internazionali, in particolare il GRI – Global Reporting Initiative Standards e i 17 Sustainable Development Goals con costante attenzione e aggiornamento alle normative vigenti in materia. Questo strumento permette di evidenziare i punti di forza ma anche gli aspetti migliorabili all’interno della pianificazione strategica di un’organizzazione, coinvolgendo i propri stakeholder.

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È uno strumento di rendicontazione delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali ed economici delle attività svolte da un’organizzazione. Serve a ‘dare conto’ delle strategie e dei comportamenti adottati da un’associazione per raggiungere le finalità statutarie, dei risultati raggiunti e della eventuale ricaduta benefica per la collettività in generale.

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È una documentazione completa dell’orientamento di un’impresa al bene comune. In esso sono contenute le descrizioni delle attività in relazione a tutte le 20 tematiche del bene comune che consentono di capire quanto l’impresa impatti sul bene della collettività.

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C

Indicatore ambientale, conosciuta come impronta di carbonio o impronta climatica, che misura la quantità di emissioni di gas serra generate da un prodotto, da un servizio, un’attività o un’organizzazione nel suo complesso la cui riduzione determina un effettivo miglioramento dell’efficienza energetica, un impiego efficiente delle risorse e un risparmio economico. Ad oggi il riferimento univoco a livello internazionale sono gli standard ISO 14064 (CFP di organizzazione) e ISO 14067 (CFP di prodotto).

 

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È una certificazione di parte terza volta a colmare il gap di genere attualmente esistente all’interno delle organizzazioni. Introdotta con l’Intervento legislativo L.162 del 2021, il cui scopo e campo di applicazione sono definiti nella Prassi di Riferimento, UNI/PdR 125:2022.
Attesta politiche aziendali attive per ridurre il divario di genere.

 

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I

L’analisi della soddisfazione del cliente/utente/iscritto è lo strumento attraverso il quale le organizzazioni si impegnano a perseguire l’obiettivo della qualità totale. L’obiettivo è far coincidere l’offerta dell’organizzazione con le richieste dei clienti/utenti/iscritti, ottimizzando le risorse disponibili e intervenendo con azioni mirate e progetti specifici in quegli ambiti dove la soddisfazione dei clienti sia risultata debole. Sono quindi strumenti di misurazione delle performance organizzative, del raggiungimento degli obiettivi fissati e di valutazione complessiva dell’operato aziendale.

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Misurare il clima di un’organizzazione significa individuare lo scarto esistente fra le aspettative delle persone e la realtà da esse vissuta, conoscere il benessere organizzativo e il livello di soddisfazione del personale. L’analisi può essere utilizzata come strumento puntuale per misurare lo stato di salute di un’organizzazione in un particolare istante della sua evoluzione, per essere consapevole degli effetti delle pratiche applicate nel recente passato nella gestione del personale.

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F

Intervista di gruppo che ha lo scopo di produrre dati su un determinato tema attraverso il confronto tra i partecipanti. Si tratta di discussioni attentamente pianificate, che si svolgono con l’aiuto di un conduttore che stimola il gruppo ad esaminare in profondità un argomento, utilizzando diverse tecniche di coinvolgimento.

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La formazione per l’imprenditore, il board, i manager e in generale per tutti i membri dell’organizzazione è un elemento essenziale per affrontare i grandi cambiamenti in atto. Le persone sono il primo capitale aziendale, il primo stakeholder dell’organizzazione da coinvolgere in tutti processi, specie nell’ambito della sostenibilità che è l’elemento strategico per l’impresa e per l’ETS o il l’Ente pubblico. Oltre alla formazione è importante prevedere momenti di progettazione di interventi di modifica e miglioramento dei processi aziendali: tavoli di lavoro e focus group che coinvolgano le diverse funzioni aziendali in ottica di miglioramento continuo.

Per ricevere suggerimenti e proposte per un piano di formazione e di coinvolgimento dei dipendenti scriveteci a info@areasostenibilita.net

L

La LCA è un processo che permette di valutare gli impatti ambientali associati ad un prodotto, processo o attività, attraverso l’ identificazione e la quantificazione dei consumi di materia, energia ed emissioni nell’ambiente e l’identificazione e la valutazione delle opportunità per diminuire questi impatti. Le norme di riferimento per il Life Cycle Assessment fanno parte della serie delle ISO 14000 e più in particolare della famiglia delle norme orientate ai prodotti della serie ISO 14040.

M

Secondo la Legge n. 77 del 17 luglio 2020 le aziende, anche PA, in obbligo (quelle con più di 100 dipendenti ubicate in un comune di almeno 50.000 abitanti) devono predisporre un Piano Spostamenti Casa Lavoro (PSCL), finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale e nominare un Mobility Manager, la figura con un’elevata e riconosciuta competenza professionale e/o comprovata esperienza nel settore della mobilità sostenibile, dei trasporti o della tutela dell’ambiente preposta al supporto in tale processo di riduzione strutturale e permanente dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare derivante dallo spostamento dei propri dipendenti.

 

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S

Qualsiasi azienda può trasformarsi in Società Benefit (SB) aggiungendo questa dizione alla propria attuale forma societaria. Per farlo è necessario avere individuato i propri Obiettivi di beneficio comune che andranno aggiunti allo statuto aziendale passando dal notaio. Possiamo aiutarvi in questo percorso di trasformazione che vi porterà ad un nuovo livello di sostenibilità e che viene rendicontato tramite la Relazione annuale d’impatto, simile ad un Bilancio di sostenibilità ma con le sue regole specifiche. Per saperne di più anche in merito agli incentivi fiscali per le SB.

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Processo con il quale un’organizzazione coinvolge nella formulazione delle proprie politiche o strategie aziendali tutti coloro che possono influire sul raggiungimento degli obiettivi dell’impresa, oppure che possono essere influenzati dal raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione. Uno strumento di confronto in cui l’impresa si mette in discussione e rompe il muro dell’autoreferenzialità. Un’occasione anche per cambiare punto di vista mettendo a fuoco problemi mai considerati prima in una logica di collaborazione rispetto a quella della contrapposizione.

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Ogni organizzazione dovrebbe avere una Strategia di sostenibilità perché oggi le normative, le opportunità finanziarie, le attese dei dipendenti e dei clienti, le necessità dei fornitori e il contesto sociale ed economico lo richiedono. Le aziende, gli ETS e gli Enti pubblici si muovono in contesto che ‘si aspetta’ sostenibilità ossia attenzione ai propri impatti ambientali, sociali ed economici andando oltre gli obblighi di legge. La strategia aziendale deve essere sempre più una strategia di sostenibilità e il piano industriale deve essere sempre più un Piano industriale di sostenibilità: parliamone, scriveteci a info@areasostenibilita.net

P

Ideiamo e realizziamo assieme ai clienti progetti e percorsi di CSR/RSI mirati alle esigenze e alle possibilità dell’organizzazione. Individuiamo soggetti del territorio con i quali collaborare e stimoliamo la nascita di progetti interni alle organizzazioni in ottica ESG e con uno sguardo ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU.

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T

La tassonomia europea (Regolamento (UE) 2020/852, Giugno 2020), un’iniziativa elaborata dalla Commissione Europea in linea con il Green Deal europeo, è una classificazione comune a livello UE per valutare le attività economiche che possono essere considerate sostenibili (eco- sostenibile e in futuro anche socio-sostenibile) dal punto di vista ambientale (e in futuro sociale) in base a: 

  • contributo sostanziale a 6 obiettivi ambientali e climatici;
  • rispetto della clausola «do not significative harm» (DNSH), di non produrre impatti negativi sull’ambiente;
  • garanzie minime di salvaguardia sui diritti umani;
  • rispetto dei criteri tecnici defini dal TEG (Gruppo tecnico di esperti).

È concepita come alfabeto comune, sistema di classificazione verde e strumento di trasparenza per guidare le scelte di investitori e imprese in vista della transizione verso una crescita economica priva di impatti negativi sull’ambiente e, in particolare, sul clima. 

Il Regolamento in oggetto apporta modifiche alla SFDR (SUSTAINABLE FINANCIAL DISCLOSURE REGULATION O REGOLAMENTO 2019/2088), il regolamento, precedente alla Tassonomia, per gli obblighi di trasparenza per i partecipanti ai mercati finanziari e i consulenti finanziari. 

In sintesi: 

SONO OGGETTO DELLA TASSONOMIA 

Tutte la attività economiche. 

IL REGOLAMENTO SI APPLICA 

Alle PMI che mettono a diposizione prodotti finanziari, alle imprese soggette alla CSRD (precedentemente soggette alla NFRD). 

LO SCOPO DELLA TASSONOMIA 

Stabilire criteri per determinare se un’attività economica possa considerarsi sostenibile sia dal punto di vista ambientale che sociale. 

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V

Tramite le Valutazioni d’impatto, per le quali siamo certificati CEPAS, cerchiamo di misurare l’impatto globale o di uno specifico progetto dell’organizzazione: una donazione, un progetto di welfare aziendale, una coprogettazione ambientale e tante altre attività che hanno un impatto sulla vita dei beneficiari e della comunità in generale. Utilizziamo i diversi metodi di ricerca sociale come le interviste, i focus group, la raccolta dati tramite questionari quanti-qualitativi e la ricerca di informazioni; inoltre abbiamo scelto lo SROI come strumento di analisi del ritorno sociale degli investimenti in ambito sociale.

La Valutazione d’impatto è strumento molto innovativo per rendicontare la propria sostenibilità e l’impatto positivo generato dalle proprie azioni.

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